Il dolore muscolo-scheletrico è una condizione comune che può compromettere significativamente la qualità della vita. La gestione di questa sofferenza, soprattutto quando diventa cronica, è una sfida che richiede competenze multidisciplinari. Il fisiatra svolge un ruolo cruciale in questo processo, in quanto è specializzato nella diagnosi e nel trattamento del dolore legato a disfunzioni muscoloscheletriche e neurologiche. L’approccio fisiatrico mira a migliorare la funzionalità fisica e a ridurre il dolore, ottimizzando la capacità del paziente di svolgere le normali attività quotidiane.
Nel contesto del dolore acuto e cronico, il fisiatra lavora in stretta collaborazione con altri professionisti sanitari, come fisioterapisti, ortopedici, neurologi, psicologi e chirurghi, per creare piani di trattamento personalizzati che affrontano sia gli aspetti fisici che psicologici del dolore. Una visione funzionale e globale del paziente permette di identificare le cause profonde del dolore e sviluppare strategie terapeutiche efficaci, con l’obiettivo di ripristinare la mobilità e prevenire la cronicizzazione del dolore.
Il Ruolo del Fisiatra nel Dolore Acuto e Cronico
Il fisiatra si occupa di monitorare e trattare il dolore muscolo-scheletrico attraverso tecniche non farmacologiche e fisioterapiche, integrandole con il trattamento medico e chirurgico, quando necessario. Egli svolge un ruolo centrale nella diagnosi del dolore, spesso attraverso l’uso di test fisici e strumentali, e nella pianificazione di interventi terapeutici personalizzati.
Per il dolore acuto, il fisiatra mira a ridurre rapidamente l’infiammazione, il dolore e a prevenire eventuali complicazioni. Nel caso del dolore cronico, il fisiatra si concentra sul miglioramento della qualità della vita, gestendo i fattori fisici, psicologici e sociali che contribuiscono al dolore persistente.
Dolore Acuto: Risposta Fisiologica e Trattamento Funzionale
Il dolore acuto è una risposta fisiologica a una lesione o un trauma, come una frattura o un intervento chirurgico. Questo tipo di dolore ha lo scopo di proteggere il corpo da ulteriori danni ed è generalmente di breve durata. La principale caratteristica del dolore acuto è che scompare quando la causa sottostante viene trattata o guarita.
Tuttavia, se non trattato correttamente, può evolvere in una condizione cronica.
In fisiatria, l’approccio al dolore acuto si concentra sulla risoluzione rapida della causa e sul recupero della funzionalità. Le principali metodiche per la gestione del dolore acuto includono:
Farmaci analgesici:
- Antidolorifici di base: Paracetamolo e FANS (ibuprofene, naprossene, etc..) sono comunemente utilizzati per il dolore acuto.
- Oppioidi: In caso di dolore intenso, come nelle fratture complesse o dopo un intervento chirurgico, vengono somministrati sotto stretto controllo medico.
Trattamenti locali:
- Ghiaccio: Applicato per ridurre l’infiammazione o l’edema nelle lesioni acute.
- Creme e gel analgesici topici: Utilizzati per un effetto diretto sulla zona dolorante.
Tecniche fisiche e riabilitative:
- Mezzi fisici (elettroterapia, ultrasuoni, tecarterapia, laserterapia, onde d’urto) svolgono un ruolo fondamentale nel controllo del dolore e nel favorire il recupero tissutale. Questi trattamenti stimolano la circolazione, riducono l’infiammazione e migliorano la funzionalità muscolare e articolare.
- Fisioterapia: La mobilizzazione precoce e il trattamento fisico sono essenziali per accelerare il recupero muscolare e articolare, riducendo il rischio di limitazioni funzionali future.
Interventi chirurgici:
- In caso di lesioni gravi, come fratture complesse o danni articolari, può essere necessario un intervento chirurgico per risolvere la causa sottostante e alleviare il dolore.
L’obiettivo primario nella gestione del dolore acuto è ridurre la sofferenza immediata e facilitare il recupero funzionale, evitando che il dolore diventi debilitante.
Dolore Cronico: Un Approccio Funzionale
Il dolore cronico muscolo-scheletrico, che persiste per oltre tre o sei mesi, è una condizione complessa che spesso si sviluppa a seguito di patologie come artrite, fibromialgia o lombalgia cronica. A differenza del dolore acuto, che ha una causa specifica e temporanea, il dolore cronico può persistere anche dopo la guarigione della lesione iniziale, divenendo un problema autonomo che compromette la qualità della vita.
La gestione del dolore cronico è più articolata e richiede una combinazione di trattamenti fisici, psicologici e farmacologici. Le principali metodiche per la gestione del dolore cronico includono:
Farmaci analgesici a lungo termine:
- Antidolorifici: FANS e paracetamolo per il controllo del dolore cronico lieve o moderato.
- Antidepressivi: Utilizzati nei casi di dolore neuropatico (come amitriptilina o duloxetina), che agiscono sulla modulazione del dolore a livello nervoso.
- Anticonvulsivanti: Farmaci come gabapentin o pregabalin sono efficaci per il trattamento del dolore neuropatico cronico.
Terapie fisiche e riabilitative:
- Fisioterapia: Il trattamento fisioterapico è fondamentale per migliorare la mobilità e la forza muscolare, prevenire la rigidità articolare e ridurre il dolore.
- Riabilitazione funzionale: L’obiettivo è il recupero della capacità funzionale e il miglioramento della qualità della vita attraverso programmi personalizzati di esercizio fisico.
Tecniche infiltrative:
- Le infiltrazioni eco-guidate rappresentano una risorsa terapeutica essenziale per il dolore cronico. Questo approccio consente di somministrare farmaci (come corticosteroidi, anestetici locali o acido ialuronico) direttamente nelle strutture muscolo-scheletriche colpite, garantendo un’azione mirata ed efficace. L’ecografia migliora la precisione del trattamento, riducendo i rischi e massimizzando i benefici.
- Supporto psicologico: Un approccio psicologico, che include counseling e tecniche di rilassamento, può migliorare la tolleranza al dolore e ridurre l’impatto psicologico del dolore cronico.
Approccio olistico e interdisciplinare
La gestione del dolore cronico richiede un approccio integrato che coinvolga diversi specialisti: fisiatri, fisioterapisti, psicologi, neurologi, e terapisti occupazionali. Il lavoro in team permette di affrontare il dolore sotto tutti gli aspetti, migliorando la qualità della vita del paziente.
L’approccio funzionale nel dolore cronico si concentra sul miglioramento delle capacità motorie, riducendo la rigidità e migliorando la postura e la mobilità. Un programma riabilitativo integrato che affronta sia gli aspetti fisici che psicologici del dolore è essenziale per ottenere un miglioramento duraturo e un recupero completo.
Conclusioni
La gestione del dolore muscolo-scheletrico, che si tratti di dolore acuto o cronico, richiede un approccio multidisciplinare e funzionale. Il trattamento del dolore acuto si concentra sulla risoluzione rapida della causa e sulla riduzione immediata della sofferenza, mentre la gestione del dolore cronico coinvolge un trattamento a lungo termine che integra diverse metodiche terapeutiche. L’approccio olistico, che unisce competenze fisiatriche, psicologiche e fisiche, è fondamentale per ottenere il miglior esito possibile per il paziente e migliorare la sua qualità della vita.
Articolo a cura di: Dott. Andrea Pagnoni







